Appalti pubblici: in equilibrio su un filo (del telefono)

E’ storia vecchia, si parla dell’ anno 2011, ma ciò non toglie che il problema sia quanto mai attuale ed alcune persone coinvolte, quanto mai sulla cresta dell’onda, bene in vista nelle liste elettorali di un noto partito locale per le prossime elezioni.
Si parla sempre di condizioni paritarie per l’assegnazione di appalti nella pubblica amministrazione e benché la legge permetta di assegnare lavori a chiamata diretta senza gare per opere di valore inferiore ad una soglia prefissata, molto spesso questo procedimento si traduce in operazioni poco chiare.
Un noto sito in rete redatto da un’attenta “blogger” locale, ha messo in evidenza come nella nostra Regione spesso una telefonata discreta sia preferita ad una udienza pubblica.
Rimando chi volesse approfondire i dettagli della questione, all’ottimo lavoro che potete trovare qui: http://patuasia.com/2013/04/22/ndrangheta-made-vda-7-puntata/

Noi di ALPE pensiamo che sia necessario semplificare alcune procedure della pubblica amministrazione che rischiano di soffocare le imprese per la troppa burocrazia, ma pensiamo anche che snellire, non voglia dire lasciare zone d’ombra al limite della legalità.
Siamo per le pari opportunità e per la qualità degli interventi, al fine di creare una sinergia durevole tra amministrazione pubblica e settore privato in grado di portare beneficio ai cittadini. Principio che tra l’altro dovrebbe essere il fine ultimo dell’ attività politica.

2 pensieri su “Appalti pubblici: in equilibrio su un filo (del telefono)

  1. Sono d’accordissimo
    Noi di ALPE pensiamo che sia necessario semplificare alcune procedure della pubblica amministrazione che rischiano di soffocare le imprese per la troppa burocrazia, ma pensiamo anche che snellire, non voglia dire lasciare zone d’ombra al limite della legalità.
    Siamo per le pari opportunità e per la qualità degli interventi, al fine di creare una sinergia durevole tra amministrazione pubblica e settore privato in grado di portare beneficio ai cittadini. Principio che tra l’altro dovrebbe essere il fine ultimo dell’ attività politica.

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