Piermauro Reboulaz

Piermauro Reboulaz

Nome e Cognome: Piermauro Reboulaz
Età: 47 anni
Residenza: Champagne di Nus
Professione: Restauratore di opere d’Arte, soprattutto in legno, ma di quando in quando mi occupo anche di dipinti su tela o su tavola.
Titolo di studio: diploma di scuola superiore per Tecnico dell’Industria del mobile e dell’Arredamento conseguito nel luglio 2003 presso l’I.S.I.P. di Aosta

Interessi e hobby
Attività di montagna (alpinismo, arrampicata, escursionismo, ghiaccio, sci alpinismo) / pallavolo amatoriale / fotografia / cinema / musica (quasi a 360°) / salvaguardia ambientale / valorizzazione storica e culturale del territorio

Perché hai deciso di candidarti?
Direi piuttosto che mi hanno candidato, anche se era una richiesta che temevo… Un po’ all’ultimo, così ho avuto meno tempo per riflettere, ma quello che spesso mi rovina sono le parole di Martin Niemöller (riprese poi da B.Brecth):

Prima vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubavano
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto,
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato, perché mi davano fastidio.
Poi vennero a prendere i comunisti e non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
ma non era rimasto più nessuno per protestare”.

Di quale settore/i  ti piacerebbe in prevalenza occuparti?

  • AMBIENTE
  • TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
  • CULTURA

Quali progetti, quali idee ti piacerebbe sviluppare nei settori scelti in precedenza?
Come per le espressioni in matematica, occorre iniziare dalle singole operazioni – quelle tra parentesi – per semplificare nel percorso e giungere ad un qualche risultato finale… L’ambiente si valorizza da solo, non sono indispensabili interventi di “riqualificazione” tanto per fare, ma una cura continua ed attenta a preservare quello che c’è, recuperando le capacità di manutenzione tipiche della nostra storia.
Durante l’adunata degli alpini del 2003 raggiungevo Aosta da Fénis con un bus ogni mezz’ora circa: era un evento, certo, ma non sarebbe opportuno evitare che passino treni e pullman quasi in contemporanea? Poi si potrà pensare ad azioni più consistenti.
La valorizzazione dei beni culturali è fondamentale, ma anche qui dobbiamo focalizzarci su interventi che per quanto possibile permettano la loro sostenibilità, e soprattutto mettano in evidenza l’oggetto da tutelare: a volte basta una finestra ben isolata per evitare danni incredibili! I contenitori vuoti non servono (quasi) a nessuno.

Perché votarti?
Scriveva Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo: “Le cose si fanno bene o non si fanno”.

Perché non votarti?
Perché tutti devono fare le cose bene: candidati, eletti, elettori. Tutti, tutte le cose, ogni giorno.

Come vedi la prossima Valle d’Aosta?
Non capisco se ho avuto un abbassamento della vista o si è alzata una coltre di nebbia fitta e gelida…

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